L’importanza di ottimizzare per la SEO

La sigla inglese SEO sta per Search Engine Optimization , ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca. Ma cosa significa? Semplice, quando cerchiamo qualcosa su Google otteniamo una serie di risultati nella pagina della Serp . Ebbene, questi risultati appaiono come una lista. La SEO è proprio l’insieme delle strategie per permettere a un sito di essere visibile tra i primi risultati dei motori ricerca per una determinata parola o frase cercata.

Un sito internet non esiste se non viene trovato dagli utenti. E un sito che non genera traffico non migliora le performance di un’azienda. Ormai l’importanza del web per farsi conoscere e per qualsiasi strategia di marketing è sotto gli occhi di tutti. Certamente negli ultimi anni i social media hanno dato l’impressione di aver preso il sopravvento, per cui molti utenti si sono spostati su Facebook e Instagram. Ma l’importanza del sito web è ancora primaria. I social media funzionano come satelliti che convergono gli utenti verso un sito. Quindi cosa ottimizzare per la SEO è ancora di importanza primaria per conquistare popolarità online. La maggior parte degli esperti SEO concorda nell’affermare che gli utenti quando fanno una ricerca online aprono i primi due o tre siti web che appaiono nella lista. È bene quindi migliorare il proprio posizionamento nella Serp.

Come ottimizzare per la SEO

Per ottimizzare un sito web in ottica SEO è bene tenere a mente due tipologie di fattori diversi che influiscono sul posizionamento: i fattori on-page e i fattori off-page. I fattori on-page sono legati a come è stata strutturata la pagina. Quindi riguardano ad esempio elementi come il meta tag, il tag title, la meta description, i tag di enfatizzazione e così via. Ottimizzare per la SEO tramite i fattori on-page non è sempre semplice, ma un elemento che sicuramente continua ad avere rilevanza è la keyword density , ovvero la frequenza con cui la parola chiave della pagina appare nel testo. Le parole chiave devono essere ripetute più volte nel testo e inserite in modo naturale. Qualche anno fa l’algoritmo di Google non considerava la qualità delle parole chiave, ma ora invece sì. Altri elementi on-page che permettono di ottimizzare bene una pagina sono l’inserimento di elenchi puntati, la divisione del testo in paragrafi e l’utilizzo delle parole chiave nei titoli. Per premiare e indicizzare al meglio una pagina, Google oggi guarda soprattutto la qualità dei contenuti. E questo ci porta direttamente ai fattori off-page . Questi ultimi riguardano tutti i fattori esterni riconducibili alla popolarità del sito e delle pagine. Questa popolarità si costruisce grazie alla quantità e alla qualità dei link che una pagina riceve da altri siti. In altre parole, grazie alla link building. Per questo motivo, è bene aggiungere sia link interni sia link esterni (a siti autorevoli) alla pagina.